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Che cosa vedere di nuovo in tv dal 25 novembre al 1° dicembre (+ un film al cinema!)

Luca Argentero è in fuga su Sky – Daniela Collu celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sempre su Sky – Filippo Timi è super imbronciato (ancora su Sky) – Joshua Jackson fa il bel dottorino su Disney+ – Ayrton Senna torna in pista su Netflix – Al cinema James Franco cerca un figlio a Napoli

La coda del diavolo – Film Tv, su Sky e Now dal 25 novembre.

Un action thriller tratto dal romanzo di Maurizio Maggi  e diretto da Domenico De Feudis, che vede protagonisti Luca Argentero con Cristiana Dell’Anna.  

L’azione si svolge in una Sardegna aspra e quasi inospitale: Argentero è Sante Moras una guardia carceraria che viene accusata di un omicidio che non ha commesso e per salvarsi fugge, inseguito da un implacabile commissario di polizia (Francesco Acquaroli). Determinato a cercare la verità per provare la propria innocenza sarà aiutato da una giornalista che segue il caso (Dell’Anna), e si troverà davanti a rivelazioni sconcertanti.

«Mi vedrete in un ruolo insolito, molto “dark”: praticamente non sorrido mai» ha raccontato Argentero. «Per interpretare il personaggio ho dovuto sottopormi a diverse ore di trucco, perché Sante prende tante botte, e in ogni scena ha una diversa gradazione di lividi e contusioni, e di conseguenza anche una postura diversa. Il lato empatico del mio carattere mi ha portato quasi sempre a recitare ruoli diversi, molto più rassicuranti, come quello della serie Rai Doc, a cui ho dedicato gli ultimi cinque anni. Ma questa per me è stata un’opportunità: come attore mi sono molto divertito».

La coda del diavolo è un film Sky Exclusive, produce Groenlandia con Vision Distribution in collaborazione con Sky.

Trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=YmPnhjUYZc0

Ogni 72 ore – Docuserie, su Sky e Now dal 25 novembre.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Daniela Collu racconta i quattro femminicidi che hanno visto vittime Carol Maltesi – ventiseienne uccisa nel 2022 dall’ex fidanzato, oggi condannato a 30 anni di carcere, Davide Fontana –  Marianna Manduca – madre di tre figli, assassinata nel 2007 dall’ex marito Saverio Nolfo, dopo anni di maltrattamenti e denunce rimaste inascoltate  –  Sara Di Pietrantonio – la ventiduenne uccisa e bruciata nel 2016 dall’ex fidanzatoVincenzo Paduano, che ora sconta un ergastolo – e Jennifer Sterlecchini, assassinata a coltellate nel 2016 all’età di 26 anni dall’ex Davide Troilo.

In Italia, una donna viene uccisa in media ogni 72 ore. L’84% delle donne subisce molestie per strada prima dei 17 anni e una su due non si sente sicura quando esce da sola la sera.

Ogni 72 ore è anche un podcast, produce Stand by me per Sky Crime.

Dostoevskij – Serie Tv, su Sky e Now dal 27 novembre.

La prima serie Tv dei fratelli registi Damiano e Fabio D’Innocenzo, presentata al Festival di Berlino e già uscita al cinema come evento la scorsa estate, vede protagonista Filippo Timi, ma non ha nulla a che vedere col celebre scrittore russo.

È invece un noir piuttosto cupo: l’investigatore Enzo Vitello (Timi), uomo dal torbido passato, è ossessionato da “Dostoevskij”, un killer seriale che uccide con una modalità costante: accanto al corpo delle sue vittime lascia una lettera con la propria visione del mondo, descrivendo gli ultimi attimi di vita della persona che ha assassinato.

Sedotto e intorpidito da un’oscurità che sente risuonare al suo interno da sempre, Vitello comincia un segreto rapporto epistolare con l’assassino, costringendosi a guardare dentro di sé affrontando le torture che si è auto-inflitto per sopravvivere a qualcosa che conosceremo nel corso del racconto. Lo stesso segreto che l’aveva indotto ad abbandonare la figlia Ambra in tenera età.

«È una serie che intreccia generi diversi: investigativo, noir, gotico, mistero, horror esistenzialista, filosofico, fatalismo» spiegano i D’Innocenzo. «Vitello è un uomo che ha perso tutto. Che va incontro all’entità che dà la morte credendo di fare del giusto. Un serial killer perturbante, Dostoevskij, analizza il caos della vita, l’inutilità di essa, la fonte di dolore, disperazione, annichilimento. Vitello cerca Dostoevskij, sono due solitudini di ferro che non hanno mai smesso di credere alla loro realtà dei fatti».

Nel cast troviamo anche Gabriel Montesi, Carlotta Gamba e Federico Vanni, la sceneggiatura e gli storyboard della serie sono anche pubblicati in un libro, Indizi (La Nave di Teseo).

Produce Sky Studios con Paco Cinematografica.

Trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=iAVNQPzAYGE

Doctor Odyssey – Serie Tv, su Disney+ il 28 novembre (nella foto).

Love Boat in versione “medical”, per questa nuova serie firmatada Ryan Murphy con protagonista Joshua Jackson.

Max (Jackson) è il nuovo medico di bordo di una nave da crociera di lusso dove il personale lavora molto ma si diverte ancora di più. Max e la sua piccola équipe si trovano a dover fronteggiare emergenze mediche singolari e anche a doversi confrontare l’uno con l’altro, a chilometri di distanza da casa e dalla costa.

Nel cast ci sono anche Phillipa Soo, Sean Teale e Don Johnson, tra le guest star vedremo Gina Gershon, la drag queen Bob the Drag Queen, la pop star canadese Eilleen Regina “Shania” Twain e la country pop singer Kelsea Nicole Ballerini.

Trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=-VBkAkAjYWI

Senna – Serie Tv, su Netflix il 29 novembre.

Una miniserie su una delle più grandi icone dell’automobilismo mondiale, il pilota Ayrton Senna, tre volte campione del mondo di Formula 1, scomparso in Italia dopo un incidente occorso nel circuito di Imola, durante il Gran Premio di San Marino del 1994.

Lo interpreta l’attore brasiliano Gabriel Leone e la serie ci mostrerà trionfi, delusioni, gioie e dolori dall’inizio della sua carriera automobilistica fino al tragico incidente in cui rimase ucciso a soli 34 anni.

Il biopic racconta anche le figure importanti che gravitarono nella vita del pilota, tra cui il collega Alain Prost (Matt Mella) il commentatore sportivo Galvão Bueno (Gabriel Louchard) e la conduttrice televisiva Xuxa (Pâmela Tomé). E ancora Alice Wegmann (Lilian, la prima moglie di Ayrton), Camila Márdila (Vivianne Senna, sua sorella), Christian Malheiros (l’amico Maurinho), Hugo Bonemer (il pilota Nelson Piquet), Julia Foti (la modella e fidanzata Adriane Galisteu), Kazuhiro Muroyama (il fondatore di Honda, Soichiro Honda), Marco Ricca (Milton, suo padre), Nicolas Cruz (Leonardo, suo fratello), Rodrigo Veloso (Flávio, suo cognato), Susana Ribeiro (Zaza, sua madre).

Kaya Scodelario interpreta invece una giornalista immaginaria.

Trailer qui: https://www.youtube.com/watch?v=qLuT6LQ5kAM

Il film della settimana:

Hey Joe  – Al cinema dal 28 novembre.

Dopo  Napoli – New York di Gabriele Salvatores, eccovi un altro film con protagonisti italo – americani, firmato da Claudio Giovannesi, con  James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolini e Aniello Arena, prodotto da Palomar con Rai Cinema, in collaborazione con Vision Distribution, Sky e Netflix.

Dean Barry (Franco) è un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la Seconda guerra mondiale e che ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni Settanta, per conoscere suo figlio (Di Napoli).

Dean vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il padre americano.

«Hey Joe è un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio» dice Giovannesi. «Quando gli Angloamericani arrivarono a Napoli nel 1943, la città era distrutta dalle bombe e c’era il problema della sifilide, così molti soldati, per non frequentare le prostitute, sceglievano ragazze povere. La storia che raccontiamo è realmente accaduta, ed è diventata leggenda nei Quartieri Spagnoli di Napoli. La guerra, in ogni epoca, colpisce di più chi la subisce, piuttosto che chi la fa, come le donne e i loro figli, quelli che devono sopravvivere e trovare una possibilità di futuro dalle macerie del passato».

Immagine di Elisabetta Colangelo

Elisabetta Colangelo

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