Ozzy Osbourne buonanima si racconta su Paramount+ – Paola Cortellesi a caccia di assassini su Sky – Allarme finocchi tra i Marines americani (su Netflix) – Prime Video celebra il funerale di Francesco Totti (e non solo) – Da non perdere al cinema il testamento spirituale del Dalai Lama
Ozzy: No Escape From Now
Docufilm, su Paramount+ da martedì 7 ottobre
Ozzy Osbourne è stato il metallaro (e bad boy) per eccellenza; celebre come front man dei Black Sabbah coi quali ha venduto forse 50 milioni di dischi (e altri 50 come solista) fu anche protagonista di un reality che Usa andava molto bene, The Osbournes, in cui si raccontava insieme alla moglie Sharon e i figli Kelly e Jack (anni fa in quell’occasione incontrai proprio la figlia Kelly a Los Angeles).
È scomparso lo scorso luglio, all’età di 76 anni, a causa di un infarto, in realtà combatteva da tempo diverse malattie (del resto droga e rock non hanno mai giovato molto alla salute…)
Ora arriva questo ultimo docufilm, firmato dalla regista Tania Alexander e realizzato in collaborazione con la famiglia, che lo racconta nel suo percorso finale tra interventi chirurgici e gli effetti della diagnosi di Parkinson, ma anche rispetto alla rinascita artistica innescata dalla collaborazione con Post Malone nel brano Take What You Want, pubblicato nel 2019 e seguito poi dagli album Ordinary Man (2020) e Patient Number 9 (2022), quest’ultimo vincitore di due Grammy.
Nel film vedremo accanto agli Osbourne anche tutta una serie di celebri amici e colleghi: Tony Iommi dei Black Sabbath, Duff McKagan e Slash dei Guns N’ Roses, Robert Trujillo e James Hetfield dei Metallica, Billy Idol, Maynard James Keenan dei Tool, Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, Zakk Wylde, Andrew Watt, Billy Morrison, Tom Morello dei Rage Against The Machine, Mike Inez di Alice In Chains e Billy Corgan degli Smashing Pumpkins.
Raccontava Ozzy buonanima: «Questa cosa cosa dell’invecchiare, è che prima prendevo pillole per divertimento… Ora le prendo per restare in vita. Girare questo film mi ha tirato fuori dalla malinconia. È stato la miglior medicina che potessi avere in quel momento».
Petra – Stagione 3
Serie Tv, su Sky e Now da mercoledì 8 ottobre.
Due soli episodi per la nuova stagione della serie con Paola Cortellesi dedicata all’ispettrice Petra Delicato e ispirata ai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett (in questo caso: Il silenzio dei chiostri e Gli onori di casa, entrambi editi in Italia da Sellerio).
Come sappiamo la serie è girata a Genova per la regia è di Maria Sole Tognazzi e racconta una poliziotta della Omicidi: «una donna fuori dai cliché femminili, che non si sforza né di piacere né di essere simpatica» spiega Cortellesi.
Nella nuova stagione Petra appare in una fase “inedita” della sua vita privata: convive con il suo nuovo compagno (interpretato da Francesco Colella) e i suoi tre figli. Al suo fianco però c’è sempre il viceispettore Antonio Monte (Andrea Pennacchi) e gli episodi affronteranno due casi principali: un omicidio con furto di reliquia all’interno di un convento e l’assassinio di un importante imprenditore con possibili legami mafiosi.
«Credo che Petra sia un tipo di donna che tutte vorremmo essere» raccontava Cortellesi- «Forse non tanto nel comportamento, perché ha anche degli svantaggi nell’essere così diretta. Tuttavia, è padrona di sé e credo che molte donne, me compresa, abbiano il desiderio e l’ambizione di voler essere totalmente libere. Cosa che non significa senza rispetto degli altri ma, al contrario, con molto rispetto per propri interessi e le proprie attitudini».
Serie da vedere (gli episodi precedenti sono recuperabili), anche se personalmente non mi ha mai entusiasmato.
Boots
Serie Tv, su Netflix da giovedì 9 ottobre.
Otto episodi dramedy basati sul memoir The Pink Marine di Greg Cope White, ambientati nel mondo dei militari degli Stati Uniti dei primi anni Novanta, un periodo in cui essere gay nei Marines era ancora illegale.
La storia centrale è quella di Cameron (interpretato da Miles Heizer), un adolescente “closeted” (cioè gay ma non dichiarato), che decide di arruolarsi nei Marines insieme al suo migliore amico Ray (Liam Oh), figlio di un marine decorato.
Li vedremo destreggiarsi nei campi di addestramento dei Marines dell’epoca, fatti di regole forti, gerarchie e prove fisiche, affrontando il peso della propria identità personale e della discriminazione. Tra i personaggi secondari, la madre di Cameron, interpretata da Vera Farmiga e il Sergente Sullivan (Max Parker).
«Boots è stato senza dubbio la cosa più difficile e divertente a cui abbia mai partecipato» racconta Heizer. «Interessante perché riesce a trovare umorismo in un’esperienza molto intensa. Parte di questo umorismo sta proprio nel rappresentare l’assurdità di questi ragazzi che si impegnano in una cosa estremamente maschile come unirsi ai Marines — ‘Andremo in guerra!’ — ma simultaneamente ti dicono: ‘Sistemati la giacca! Wow faremo la doccia insieme!’,,, È così gay!». In più c’è una bellissima colonna sonora anni Settanta/Novanta, tra cui Freedom di George Michael.
Roast in peace
Show comico, sul Prime Video da giovedì 9 ottobre.
Uno show comico che almeno sulla carta ha qualche buona potenzialità.
Quattro celebri personaggi allo stesso tempo amati moltissimo e pochissimo – Selvaggia Lucarelli, Roberto Saviano, Elettra Lamborghini e Francesco Totti – simulano il proprio funerale, un gruppo di comici – Stefano Rapone, Edoardo Ferrario, Beatrice Arnera, Eleazaro Rossi, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase – si produce in necrologi taglientissimi ai quali i quattro, miracolosamente tornati in vita, dovranno rispondere-
L’officiante è Michela Giraud, lo show si regge tutto su battute al vetriolo e umorismo nero, da non perdere l’exploit di Totti.
Al Cinema:
DALAI LAMA – La saggezza della felicità (Wisdom of Happiness)
In sala solo il 6, 7 e 8 ottobre con proiezioni speciali.
Questa settimana esce al cinema anche il film di Kathryn Bigelow, A House of Dynamite, ma siccome arriverà su Netflix il 22 ottobre preferisco concentrarmi sul documentario vuole essere il testamento spirituale di Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama e una delle più importanti e carismatiche personalità di questo secolo, per non dire la più grande.
Lo firmano i registi Barbara Miller e Philip Delaquis, lo produce il buddhista Richard Gere (che avrebbe dovuto presentarlo a Milano proprio in questi giorni ma per qualche motivo ha cancellato).
Tenzin Gyatso ha compiuto novant’anni lo scorso luglio, nel film si rivolge direttamente ad ogni individuo del pianeta per condividere la sua saggezza sulla ricerca della felicità nel mondo contemporaneo, accompagnando lo spettatore in un viaggio meditativo che offre una visione semplicemente trasformativa.
Il messaggio del Dalai Lama, grazie alla sua mente illuminata e al suo disarmante senso dell’umorismo, ci aiuta a comprendere quanto possa essere semplice costruire una società pacifica e prospera per tutti. La felicità nasce dentro ciascuno di noi, ma solo coltivando una compassione incondizionata gli uni per gli altri è possibile trasformare il mondo.
Le sale che programmano il film e le proiezioni speciali sono consultabili qui: https://www.wantedcinema.eu/en/article/dalai-lama—la-saggezza-della-felicita.